Ci sono elementi essenziali per il nostro organismo, la cui presenza è fondamentale per il nostro stato di benessere. Tra questi, le vitamine, sostanze vitali presenti nel corpo, incrementabili tramite una corretta alimentazione. Ognuna è importante e andrebbe inclusa in modo equilibrato.
A volte, le vitamine potrebbero non essere sufficienti, e la loro mancata introduzione con la dieta o insufficiente produzione autonoma può portare a una carenza. Questo ci rende più vulnerabili a malattie e malesseri.
Ciò accade soprattutto quando manca una vitamina cruciale per molte funzioni biologiche necessarie alla vita: la vitamina D. Vediamo di cosa si tratta e perché gli esperti raccomandano di assumerla anche in estate, contrariamente a quanto si faceva prima.
Cosa succede in caso di carenza vitaminica?
Le vitamine sono risorse biologiche prodotte quotidianamente dal corpo, ma che possono diminuire o essere insufficienti. Esistono molte vitamine, ognuna specializzata in una funzione specifica.
In certi periodi, le riserve vitaminiche possono non essere ottimali, e l’alimentazione potrebbe non compensare. Per questo vengono prescritti integratori, sostanze che permettono di assumere le vitamine necessarie per ritrovare il benessere perduto.
La carenza di vitamine può causare sintomi come stanchezza, mancanza di energia e stimoli, sonnolenza persistente e altro. Questi segnali dovrebbero farci sospettare una possibile mancanza nell’organismo.
Cos’è la vitamina D?
Una vitamina essenziale è la vitamina D, una sostanza liposolubile sintetizzata dal fegato, che la rilascia poi regolarmente agli altri organi.
È fondamentale per la crescita dello scheletro, dei denti, delle articolazioni e dei tessuti correlati. La vitamina D è importante anche per l’assorbimento del calcio e sembra avere un effetto positivo sul fosforo.
Si ritiene che il fabbisogno giornaliero sia di 400 unità di vitamina D, al di sotto del quale si verifica un deficit da calciferolo. La vitamina D è importante non solo per gli effetti citati, ma anche in fasi come la gravidanza e l’allattamento.
Cosa succede in caso di carenza di vitamina D?
La vitamina D è spesso soggetta a carenza. Il corpo la produce automaticamente, ma solo con l’esposizione ai raggi solari. Altrimenti, la produzione sarebbe inefficace.
Per questo, a neonati e anziani viene prescritta un’integrazione di vitamina D, poiché il corpo non ne produce a sufficienza. Ciò può accadere anche alle donne in menopausa, che, a causa della carenza, possono sviluppare osteoporosi, una malattia che causa l’assottigliamento delle ossa.
La carenza di vitamina D può causare patologie come il rachitismo, in cui lo scheletro infantile non si sviluppa correttamente. Inoltre, possono verificarsi problemi a ossa e denti, che diventano più soggetti a carie e ascessi.
Perché assumere vitamina D anche in estate?
Essendo la vitamina D legata all’esposizione solare, si pensava che l’integrazione fosse necessaria solo in inverno, quando l’esposizione al sole è minore. Con l’arrivo dell’estate, si interrompeva l’assunzione di vitamine e si passava più tempo all’aperto.
In realtà, questo è un grave errore. Se da un lato il sole stimola lo sviluppo della vitamina D, dall’altro non compensa le carenze. Paradossalmente, assumere vitamina D in estate aumenta la possibilità di produrne, grazie all’esposizione solare, e per questo non bisogna interrompere l’integrazione.